La Punta da'Turra ci porta oltre il suggestivo tratto di costa segnato dalla Torre di Filocaio, dalla grotta dei Monacelli, dal molo del Porto con il caratteristico borgo marinaro, con i monti alle spalle, ed in alto la bianca statua del Redentore. Un angolo suggestivo nonostante la presenza del molo. In realtà si apre un altro avvicendarsi di luoghi unici, la costa frastagliata continua l'alternanza di scogliere (non più alte come le falesie dei Crivi), le grotte, le spiagge, la macchia mediterranea che si affaccia sull'acqua, l'Isolotto di Santo Janni....

Subito un tratto costiero roccioso, è la zona di Filocaio con i tre Cannuni e Santarella prima di incontrare un delizioso angolo di scogliera: Ciccu Tonnu (video). Passata la Punta du Guttaru, i Avuti e la Punta Mattara si incontra la  spiaggetta di Funnicu Regiu (era il deposito reale con dogana per le merci trasportate nel Regno di Napoli), ma prima, su uno scoglio, una lastra incisa a ricordare un appassionato di questi fondali.. Nella piccola spiaggetta, all'estremità meridionale, si apre una grotta. Nella scogliera seguono altre piccole cavità prima di incontrare una delle spiagge più lunghe di Maratea, accessibile solo da mare: la spiaggia di Vranne. Anche qui, una grotta segna l'estremo meridionale: la Grotta i'Giorgiu. E' una cavità abbastanza ampia con un foro sulla volta e segna la fine di zona Filocaio. Ne segue un'altra, lambita dall'acqua, prima della spiaggia Nera o di Cala Jannita che ci introduce a Marina di Maratea. Oltre la Spiaggia di Cala Jannita una sorta di promontorio roccioso segna la zona di Illicini con u'Scarmu, la particolare Grotta da' Sciabella (video), lo scoglio di Punta Matrella, gli scogli di Cacazzanu prima della spiaggetta di Illicini, la spiaggia di Calavecchia e quella piu' ampia del Macarro o di Don Nicola. Di fronte alla Matrella l'isolotto di Santoianni e quasi parallelamente ad esso ma leggermente più vicino alla costa, quasi di fronte al Macarro, vi è la secca della Giumenta. A seguire altre tre spiaggette che si affacciano nella medesima cala: s. Ricciulidda (dei ricci) o dei Sette Ponti, s. l'Abissu o di M'Pedi u'Citru (ai piedi del Cedro) e quella delle Alghe. La spiaggia delle Alghe raccoglie i resti di vecchie foglie della rinomata pianta di Posidonia Oceanica che vi si accumulano sotto l'azione del mare formando le "banquettes" (strati di resti di foglie miste a sabbia). Facile trovarvi degli egapropili (palline di residui fibrosi intrecciati di colore marrone). Quindi, Timpa Tenaglia, e passata la grotta del Brigante o di Lina si giunge alla spiaggia della Scala prima di quella più grande e importante di Calaficarra o del Fico o di Marina o di Santa Teresa. Alla cui metà si trova lo scoglio del Falchetto (vi nidificavano i falchi pellegrini).

Tre spiaggete, det. 3
3 spiaggette, det.1
3 spiaggette, det3
Spiaggia delle Alghe
Spiaggia delle Alghe (Sette Ponti) - detail
banquette, spiaggia delle Alghe
Tre Spiaggette - Spiaggia delle Alghe
Spiaggia delle Alghe
Il Redentore - 2006
Costa di Grotta Lina verso Calaficarra
Torre Caina da Grotta Lina
Grotta Lina
litodomi
Costa di Grotta Lina
OLYMPUS DIGITAL CAMERA
Spiaggia di Calaficarra
Calaficarra beach
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Marina di Maratea, Spiaggia di Santa Teresa
Spiaggia Santa Teresa e
Scoglio del falchetto
Calaficarra - Spiaggia di Santa Teresa e lo scoglio del Falchetto
Calaficarra - Spiaggia di Santa Teresa e lo scoglio del Falchetto
Sp. Santa Teresa e grotta

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