Le torri da terra: tipologia, sistemi costruttivi, interni, dettagli..
Le torri costiere sono stata un'esigenza da parte dei popoli rivieraschi di protezione e allarme dalle incursioni provenienti dal mare. I bizantini costruirono alcune torri di difesa in punti strategici dell'Italia meridionale (vicino a fonti d'acqua potabile o punti sensibili), si trattava di torri "semaforiche" o di avvistamento. Seguirono gli angioini con un progetto unitario lungo la costa ma che non si compì per i costi eccessivi. Costruirono alcune torri a base quadrata o circolare con sistema difensivo di lancio a piombo dall'alto. I sistemi costruttivi seguivano le tecnologie militari dell'epoca che vennero modificate con l'avvento dell'uso della polvere da sparo. Iniziarono a modificare il sistema sommitale con sporti di coronamento che consentivano la difesa piombata e la protezione dei militi. E' dalla seconda metà del XIII sec. che gli angioini introdussero l'uso delle mensole sporgenti o beccatelli ed anche la base a scarpa (inclinazione della base che favoriva un effetto maggiormente imprevedibile del rimbalzo dei materiali lanciati da sopra con tiro piombante).

(Campania) Le torri preesistenti a quelle vicereali sono: quella di  Capo Palinuro e quella di baia Infreschi (porto naturale con acqua dolce).

Il mare Mediterraneo conosciuto dalle imbarcazioni mercantili era per ciò luogo di incontri di predatori, pirati o corsari (con accordi che non sempre mantenevano). Sia musulmani che cattolici erano attori di tremende scorrerie. Il pericolo ed il terrore veniva da mare sfruttando maggiormente l'effetto sorpresa. Ci pensarano i vicerè di Spagna a seguito dell'avvento delle nuove tecnologie militari (dal '300 la polvere da sparo) e dell'aumentate incursioni piratesche. Così si diede inizio all'organizzazione del sistema di difesa-avvistamento costiero durante tutta la seconda metà del '500.

Classificazione delle torri:

1) TORRI DI SBARRAMENTO: costruzioni molto robuste atte alla difesa del territorio/porto ed ad impedire l'approdo dei pirati/corsari (es. Torre Mingardo e Calabianca a Camerota e Torre di Capo Palinuro);

2) TORRI DI AVVISTAMENTO: posizionate in luoghi idonei dai quali era possibile osservare ampi tratti di mare e garantire il trasporto marino sottocosta.

3) GUARDIOLE: servivano per assicurare la continuità del collegamento, poco difendibili e lontane dai centri abitati.

4) TORRI CAVALLARE: al primo livello avevano i locali per ospitare i cavalli. Erano lontane dal centro abitato da avvisare (Torre Capitello, Ispani);

Sistemi costruttivi:

LE TRONIERE: sulle torri erano previste due tipi di artiglierie per il tiro lungo (verso mare/arenile) e per il tiro breve (difesa dagli assalitori) dette petriere. Si modificò il sstema dei buttafuochi (caditoie medievali) per poter far sparare e proteggere il soldato. La sporgenza del coronamento era realizzato con controscarpa.

LA PIAZZA (o piazza d'armi): Lo spazio libero sulla copertura in cui era posizionata l'artiglieria Spazio determinato dal n° di pezzi da posizionare e dal loro calibro. 

LIVELLI, APERTURE E MURATURE:  le torri in origine dovevano essere molto simili tra esse ma la reperibilità dei materiali e le maestranze ne determinarono alcune differenze legate alla zona di realizzazione. Tipologia militare, non c'era interesse ad ornarle. Dovevano assolvere alla funzione strategica. L'accesso era protetto da ponte levatoio o da porta in legno rivestita in robusta lamiera. Due o tre livelli con scala: al primo i magazzini e le stalle, al secondo gli alloggi dei torrieri con caminetto e nicchie alle pareti da utilizzare come armadi, in cima era posizionata l'artiglieria (generalmente dotate di colubrina ovvero una lunga bombarda, due petriere ovvero catapulte e di colubrinelle o manesche - le torri di avvistamento avevano in dotazione solo colubrinelle e fornaci per le segnalazioni luminose o con fumo). Poche le aperture e verso i punti da osservare. Quindi spazi regolari e senza partizioni interne, un vano per ogni piano. I solai voltati a botte e ruotati di 90° per una migliore resistenza in un pari spessore murario perimetrale: da 250 cm a 450cm per le torri più importanti ed armate o di sbarramento. Le murature erano costruite con due filari che fungevano da robuste casseforme per il successivo riempimento con malta e pezzi di pietre, si procedeva per strati di 70-90 cm. Il pietrame era locale per lo più di formazione calcarea. All'esterno erano lisce. 

 

link: Arch.Lorenzo Santoro (Soprindentenza dei Beni Architettonici e Paesaggistici di Salerno ed Avellino)

 

Torre di Cirella  3
Torre dell'Isola di Cirella - detail
Torre dell'Isola di Cirella - detail aperture

Tag:

Visualizza presentazione